Tentando di fuggire dal Nulla
Ovvero la consapevolezza di vivere in un mondo di rovine

 

Secondo l’Autore del presente libro i valori, i miti, gli ideali e la quasi totalità degli aspetti della moderna civiltà sono ispirati da una oscura entità che egli definisce il Nulla.
Il Nulla è ovunque e regna su ogni cosa come un incontrastato domi- natore.
Regola l’esistenza della pressoché totalità degli uomini, ne condiziona le azioni, i pensieri, i sentimenti.
Suggerisce e consiglia, premia e castiga, innalza ed abbatte, crea e distrugge.
Simile ad un tiranno il cui unico scopo è quello di soggiogare ogni energia, ogni tensione, ogni volontà al proprio personale potere, il Nulla attira a sé ogni umana esistenza per

trarne il proprio vitale sostentamento, anche perché senza tale fondamentale apporto, di lui resterebbe probabilmente solo ciò che il suo nome indica. Però, nonostante l’impresa possa essere estremamente ardua e difficile da realizzare, può verificarsi che qualcuno abbia le capacità di riconoscere il Nulla, di smascherarlo nelle sue polimorfe manifestazioni, di coglierne, al di là degli astuti ed ingannevoli aspetti, l’inesorabile potere di distruggere, di fagocitare, di annullare. Chi prendesse coscienza di un simile stato delle cose potrebbe allora tentare di divenire un Fuggitivo, così come accade al protagonista del presente libro, la cui esistenza, se da un punto di vista superficiale e formale risulta essere condotta secondo canoni assolutamente normali, è in realtà permeata dall’incrollabile impegno di riconoscere e combattere il Nulla, di impedirgli di stendere su di sé la sua rete ingannevole ed illusoria, di realizzare un cammino verso la libertà, attraverso la sintonia e l’unione con la propria essenza più profonda.
E tutto questo grazie sopratutto ad un particolare dialogo interiore che, fin dalla più giovane età, egli ebbe con la parte più profonda della sua coscienza, non identificabile nella sua parte emotiva od in quella razionale ma piuttosto nella manifestazione di un essere antico e saggio che viveva in lui, o vicino a lui, e che a volte lo consigliava e lo guidava.
La visione del mondo moderno espressa dal protagonista della storia potrebbe certamente essere considerata pessimista, deprimente od addirittura folle.
Ma forse, se veramente il Nulla esistesse, per poter fuggire al suo potere assoluto potrebbe essere indispensabile condividerla completamente.


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Fin dalla più giovane età Mario Negri si interessò di mitologia, di religione e sopratutto cercò di risolvere, in ciò impegnando tutte le sue energie e le sue forze, il problema della trascendenza e del ricongiungimento con il divino di cui si parla negli antichi miti.
Insoddisfatto delle risposte, che a questo proposito potevano venire dalla religione e dalla cultura ufficiali, intraprese numerosi ed a volte avventurosi viaggi, alla ricerca dell’antica saggezza perduta.
Si recò a tale scopo in India, nel deserto dell’Arizona, nelle selve sud americane del Venezuela, del Brasile e dell’Argentina, nei deserti del Sahara e dell’Australia, sugli altopiani del Messico, nelle selve della Thailandia e nei luoghi più disabitati e selvaggi del Nord Europa ed in particolare dell’Irlanda, della Norvegia e della Svezia.
In alcuni di tali luoghi ebbe la fortuna di incontrare delle persone, sconosciute ai più e generalmente mal disposte nei confronti dei “ricercatori di Maestri” occidentali, dalle quali ebbe utili indicazioni per risolvere il problema che gli stava a cuore.
Di Mario Negri sono già stati pubblicati: “Il Talismano di Wu”, “La Marchesa” e “Prigioni senza sbarre”.

brani

Narrativa - formato 15x21 - pagg. 296 - prezzo euro 13,50 - ISBN 88-86026-30-7

 

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