Ada d'Ariès

La casa delle Donne dagli occhi luminosi
ovvero alla ricerca degli antichi culti femminili

“Caterina camminava lungo il sentiero in salita che portava alla collina del bosco antico.
Così come avevano fatto migliaia e migliaia di donne e di fanciulle prima di lei, fin dai tempi primordiali, cercava la Maestra dei misteri della grande Madre, anche se in quel momento ancora non lo sapeva.”

 “Ogni tanto qualche lucina solitaria brillava ancora intorno a lei, facendole intendere che quello era proprio un luogo molto particolare, pieno di magia e di mistero e che l’essere stata portata lì aveva forse iniziato a cambiare qualcosa in lei.”


“Smise di avere pensieri normali ed in fondo banali, e percepì improvvisamente uno stato di gioiosa aspettativa dell’anima, come se la parte più profonda e più reale di se stessa ben sapesse […] che ciò che la Guaritrice aveva detto era sicuramente vero.”

“Mentre continuava ad accarezzarla, la Guaritrice le disse: «Finalmente stai ritornando ciò che volevo tu fossi. L’eterna bambina, quell’essenza che è al di là degli accadimenti della vita storica, che è sempre esistita, che è passata innumerevoli volte attraverso le porte della vita e della morte, sta riprendendo il sopravvento in te.»”

“Forse questa - pensò - è la prova che vogliono che io superi. Ritrovare la strada di casa in questo labirinto, cercare la via che porta alla luce, come succede del resto nella vita. O magari vogliono che prenda confidenza con le viscere della terra, con le sue profonde caverne, così come una persona, per conoscere veramente se stessa, deve andare nel proprio profondo …”

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