|  | “[…] lo sciamanesimo si può definire una tecnica  arcaica dell’estasi, cioè un insieme di metodi e procedimenti finalizzati ad  ottenere una ‘ rottura di livello’ della coscienza individuale dello sciamano,  una soluzione di continuità figurata dal suo ‘viaggio’, reversibile e  ripetibile, in mondi diversi da quello conosciuto dalla coscienza ordinaria di  veglia, siano questi mondi inferi o superiori e celesti.” “[…] l’idea di ‘gioco’ e di ‘gioia’ che è sempre  sottesa  all’esperienza ed all’attività  dello sciamano; questi non è mai un personaggio serioso e burbero, per quanto  abbia contatti con potenze terrificanti   e sia passato attraverso prove che lo hanno condotto – come abbiamo  visto – alla distruzione del suo stesso Ego ordinario [...] Presso le genti  della taiga siberiana, lo Spirito signore della foresta viene sempre descritto  come un essere spensierato e un poco lubrico, che si effonde molto spesso in  sonore risate.” | 
        
          |   “Allo sciamano è indispensabile uno strumento ‘vivo’, perché  dovrà affrontare viaggi in altre dimensioni; non saprebbe che farsene di un  oggetto inerte, per quanto rumoroso […] il momento in cui il tamburo nasce non  è quando viene costruito, ma proprio quando viene animato, perché è in quel  momento che gli è conferita realmente la vita.” “Sappiamo che i tamburi sciamanici hanno forma rotonda o ellittica o  ovale. La forma rotonda si presta in modo ottimale a rappresentare il cosmo. E’  noto che la Terra  è tradizionalmente raffigurata in forma di cerchio, spesso sostenuto da un personaggio  mitico e racchiuso da un Fiume o da altre entità di forma circolare e  ‘avvolgente’.” |