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             “Luce di luna insegnami la via,  che può portar non nella fantasia, a far parte del tuo corteo di stelle, che  brillano insieme, tutte sorelle, rilucono d’Amore e vibrano anche in me,  insegnami se vuoi a venir da te. Come succedeva a molti anticamente, fai che  succeda a me, rendimi ardente, rendimi fremente, rendimi amante, rendimi  sognante.” 
            “[...] ho ritrovato una felicità che non posso tradurti in parole. Mi è parso di ritornare una bambina traboccante di gioia. [...] Ho sentito dentro di me vibrare un modo d'essere libero e travolgente. Non ti spaventare di fronte all'irruenza del tuo desiderio e non dare troppo ascolto alla tua testa, può arrivare solo fino ad un certo punto, non oltre, e comunque piano piano anche lei capirà e si sentirà soddisfatta.” 
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            “Le sembrava proprio un efebo, un  giovane ragazzo dalla femminea e conturbante bellezza, di quelli che gli  antichi greci non si stancavano mai di corteggiare ed adulare […] Lei era senza  fiato, ammaliata da quel fascino [...] primigenio, selvaggio. L’Ebbrezza, la gioia  ed il turbamento la rendevano muta, eppure avrebbe necessariamente dovuto dire  qualcosa, almeno presentarsi o salutare.” 
            “Adesso probabilmente non potrai  più tornare come prima, non potrai più essere una donna normale […] Non potrai  più smettere di cercare ciò che hai conosciuto, intuito […] Non potrai più  vivere senza quella gioia, quella pace, quell’Armonia e quell’Amore.” 
            “[…] senza chiedersi nulla,  chiuse gli occhi e si abbandonò alla melodia. Difficilmente avrebbe saputo  spiegare ciò che sentiva, un’immensa pace mista ad un irrefrenabile gioia e ad  una nostalgia vaga e struggente. Un odore di sottobosco la avvolgeva insieme  all’impressione di essere finalmente tornata a casa dopo un lungo, estenuante  viaggio …”  |